COMITATO NO CONSORZI DI BONIFICA
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IL DIRETTORE DEL il TIRRENO CHIEDE L'ABOLIZIONE DEI CONSORZI

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Consorzio n.5 costa toscana  nuovi avvisi 2013-2014 in arrivo: non pagate  !!

POMARANCE.Dopo l’entrata in vigore della nuova Legge Regionale Toscana 79/2012 che ha ridotto i Consorzi  in 6 macroaree, le funzioni consortili nel comprensorio n.29 gestito dalla Unione Montana Val di Cecina ( già Comunità Montana) sono passate a decorrere dal 1 gennaio 2014 al neo costituito Consorzio n.5 Costa Toscana, che comunque a seguito di accordo con la Unione Montana , ha lasciato a quest’ultima l’impegno alla riscossione degli anni 2013 e 2014 in via transitoria sulla base del vecchio piano di classifica e del perimetro di contribuenza fino a che non entrerà in vigore il nuovo.    

Non può essere legittimo pretendere nel 2015 il pagamento di un contributo per inesistenti interventi di bonifica e/o di manutenzione idraulica riflettenti addirittura due annualità contemporaneamente posto che il contributo dovrebbe essere preteso sulla base dell’approvazione di un piano di riparto della spesa per ciascun anno ed esatto entro l’anno successivo.

Questo comitato come per i precedenti avvisi consiglia come ulteriore forma di protesta di non pagare il contributo fino a che i contribuenti non riceveranno la raccomandata del secondo avviso. Dopodichè valuteremo di fare ricorsi collettivi anche in base all'importo della tassa. 
La situazione è veramente grave in quanto ora come allora si pretende di chiedere un contributo sulla base non soltanto di presunti e non effettuati lavori di bonifica e/o manutenzione idraulica ma  per recuperare spese di gestione amministrativa e monitoraggio che nulla hanno a che vedere con  la finalità di tutela delle aree e bacini del comprensorio e senza concreti e diretti vantaggi agli immobili dei contribuenti.  

Occorre che la legge regionale sulla bonifica sia modificata abolendo i Consorzi che portano soltanto spese senza vantaggi concreti alla collettività e le competenze di bonifica siano affidate ai Comuni o alle Unioni dei Comuni che potrebbero utilizzare il personale ed i loro mezzi per meglio intervenire sui bacini fluviali di loro competenza recependo peraltro i finanziamenti  dalla regione , che al contrario I consorzi incamerano insieme ai contributi senza effettivamente fare interventi utili alla bonifica e/o manutenzione idraulica. Questa tassa potrebbe essere così finanziata dalla fiscalità generale senza chiedere altri soldi ai cittadini già colpiti da numerosi orpelli.        

Il problema è tutto politico e la sua soluzione non può trovare sufficiente soddisfacimento nella strada giudiziaria che questo Comitato con l’ausilio dell’avv. Flavio Nuti con studio in Volterra (www.studiolegalenuti.it) ha intrapreso da alcuni anni. Se i ricorsi  inerenti i contributi dal 2008 al 2012 sono stati tutti vinti in Commissione tributaria di Primo grado di Pisa , le Commissioni tributarie di secondo grado di Firenze  hanno in parte dato ragione ai cittadini , respingendo gli appelli dell’ Unione Montana , ed in parte accogliendo l’appello dell’Unione Montana costringendo i contribuenti a ricorrere alla Suprema Corte di Cassazione di cui siamo in attesa dell’esito.

Ci auspichiamo pertanto che in vista anche delle prossime elezioni regionali di maggio, i nuovi candidati  possano una volta eletti accogliere la nostra protesta e promuovere un’azione legislativa per l’abolizione della legge regionale istitutiva dei Consorzi di Bonifica ripristinando il sistema previgente dove gli interventi di tutela idrogeologica del territorio e dei bacini fluviali erano a spese della fiscalità generale e non a carico totale, come oggi, dei proprietari di immobili già tassati fino all’inverosimile.
In caso contrario l’unica strada probabilmente possibile è l’abolizione dei consorzi sulla base di una petizione popolare che questo comitato stà da tempo meditando di promuovere seppur manca ancora una coesione sociale sul tema.

5 maggio 2015

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IN ARRIVO 17 MILA NUOVE CARTELLE PER IL TRIBUTO ANNO 2012 NON PAGATE !!!

Il Comitato no Consorzi torna all’attacco e lancia l’appello ai cittadini: balzello immotivato relativo al 2012, non pagate. E intanto gli attivisti scrivono a Renzi per chiedere l’abolizione dell’ente.

POMARANCE. Il telefono del Comitato No Consorzi è rovente. Decine le chiamate di cittadini dell'Alta

Valdicecina in cerca di spiegazioni sulla pioggia di avvisi bonari che stanno arrivando in questi giorni: è la tassa di bonifica a bussare alle porte di circa 17mila utenti. Le cartelle si riferiscono al 2012. Due anni or sono.

«Senza alcun dubbio torniamo a dire a tutta la popolazione di non pagare la tassa», premette con forza l'avvocato Flavio Nuti, consulente legale del Comitato che da tempo assiste i tanti ricorsi collettivi promossi contro la tassa.

«Siamo in fase di attuazione della nuova riforma dei Consorzi di bonifica, si sta rivedendo tutta la materia e i nuovi organismi che devono deliberare non sono ancora a regime - spiega - In questa situazione, e senza che l'Unione Montana abbia fatto un preventivo di spesa, sembra assurdo che si mandino avvisi bonari di riscossione: forse questi soldi richiesti ai cittadini servono a sanare qualche situazione di bilancio?», si chiede il legale.

Il Comitato no Consorzi va avanti con la sua battaglia per arrivare all'abolizione del Consorzi di bonifica e della tassa. «Quasi pronta la lettera che come Comitato invieremo al presidente Matteo Renzi, affinché insieme all'abolizione delle Province si proceda anche con quella dei Consorzi», continuano gli attivisti.

di Francesca Suggi

Il Tirreno   29 aprile 2014

IL NOSTRO TERRITORIO  STA' SUBENDO  L'INEFFICIENZA DEI CONSORZI DI BONIFICA





ll crollo delle mura volterrane e' l'epilogo di una lunga serie di eventi, frane e allagamenti, che hanno interessato tutta la Valle del Cecina , da Saline di Volterra fino alla foce del fiume Cecina .Evidente è l'inutilità e l' inefficienza dei consorzi di bonifica che da quando sono stati costituiti non sono stati in grado di garantire , attraverso opere di bonifica e di manutenzione, quel grado di sicurezza del territorio necessario a scongiurare i fenomeni di allagamento che oramai non sono più una eccezionalità , ma la regola. La cosa grave è che gli enti terrioriali, Regione Toscana  in testa, anche con la recente legge 79/2012 sul riordino dei Consorzi, non hanno risolto il problema dei costi e dei metodi di pianificazione ed intervento a salvaguardia dell'assetto idrogeologico del territorio. Se è vero che i componenti dei CDA vi sono  anche i rappresentanti dei comuni e della provincia è altrattanto vero che vi è una duplicazione di mansioni , che prima della famigerata legge 34/94 istitutiva dei Consorzi in Toscana, veniva svolta dalle Province e e dai Comuni  , con le disponibilità di cassa senza impoverire le tasche dei cittadini , e sicuramente con risultati visibili e tangibili. Il comitato no consorzi di bonifica continuerà a lottare  per abolire una tassa che tutti i cittadini sono chiamati a pagare senza ricevere alcun vantaggio diretto che metta in sicurezza i loro beni e la loro stessa vita.  Legittimo periò e' non pagare un tributo di bonifica ed opporsi all'ingiusta gabella.

Infatti riguardo ai contributi 2008-2011 imposti dall'UNIONE MONTANA ALTA VAL DI CECINA , sul comprensorio di bonifica n.29, la Commissione Tributaria di Pisa ha accolto, notizia di questi giorni ricevuta dall'avvocato Flavio Nuti che ci assiste sin dall'inizio della nostra battaglia , ben 356 ricorsi sia in forma singola che collettiva proposti dai nostri associati , e questo la dice lunga sulla legittimità del tributo e sull'effettiva attività svolta dall'Ente di Bonifica. Non è detto che riusciremo a vincere anche in appello poichè la Commissione tributaria regionale oscilla con decisioni in parte favorevoli ed in parte contrarie . Ciò non toglie che la nostra battaglia alla luce dei recenti e haimè frequenti  avvenimenti alluvionali sia giusta e sia da combattere fino in fondo anche dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione.


Consorzi di bonifica: il Comitato vuole annullare le elezioni

 

CECINA. Il comitato No consorzi di bonifica vorrebbe chiedere l’annullamento delle elezioni dei nuovi consorzi.

Nel giorno delle nomine dei consigli di amministrazione degli enti consortili, la notizia arriva come un fulmine a ciel sereno. In realtà per il momento la possibilità è al vaglio del comitato, che sta studiando se le modalità con le quali si è proceduto all'elezione dei nuovi organismi amministrativi dei consorzi di bonifica siano state predisposte rispettando la normativa che ha di recente riformato gli enti. Ovvero, sulla base delle indicazioni della legge di riforma, si sta valutando la legittimità della procedura delle elezioni. Uno degli elementi di contestazione riguarda il ritardo delle convocazioni inviate ai singoli consorziati, aventi diritto al voto.

Il comitato No consorzi si avvale, fin dall'inizio della battaglia finalizzata all’abrogazione degli enti consortili, del supporto legale dell'avvocato Flavio Nuti, già noto per la famosa guerra degli autovelox, conclusasi con la vittoria degli automobilisti del comitato No gabelle. Il contenzioso riguarda tre Consorzi: il consorzio delle colline livornesi (che comprende il territorio che va dal fiume Cecina a Livorno città), il consorzio di bonifica della Valdera e la Comunità montana (comprensorio 29), ora, con la riforma, ripartiti all’interno di due consorzi: del Basso Valdarno e di Toscana costa. Il Comitato si è opposto al pagamento del tributo richiesto a mezzo di cartella esattoriale in quanto i consorzi non avrebbero dato prova del beneficio diretto arrecato alle singole proprietà dai lavori di bonifica o di sola manutenzione.

Lo stato del contenzioso è in divenire. Nelle commissioni tributarie di primo grado di Pisa e Livorno, infatti, la prevalenza delle decisioni è favorevole ai contribuenti che si oppongono al pagamento. A livello regionale invece la questione è tuttora incerta, in quanto sono opposti gli orientamenti di alcune commissioni tributarie di secondo grado, e l'esito dei ricorsi è altalenante: a volte a favore dei consorzi, a volte dei contribuenti.

Ora il comitato sta ampliando i termini del ricorso: si tratta infatti di stabilire la regolarità delle elezioni sulla base della legge di riforma. Una questione non solo tecnica e nominale, perché, spiega l’avv. Nuti, «dopo l’elezione degli organi di gestione dei Consorzi si dovrà procedere all’approvazione di un nuovo piano di classifica e alla delimitazione del perimetro di contribuenza e solo allora potremo verificare se la legge regionale di riforma abbia recepito il principio ormai affermato anche dalla Corte di cassazione secondo cui la contribuzione è dovuta solo e soltanto se le opere di bonifica e di loro manutenzione abbiano arrecato agli immobili benefici e/o vantaggi diretti e di natura fondiaria».

Il comitato no consorzi di bonifica ( www.noconsorzidibonifica.org) «vigilerà sull'applicazione della riforma e sarà pronto ad agire a tutela dei cittadini anche attraverso ricorsi collettivi contro eventuali ingiuste cartelle esattoriali» .

IL TIRRENO 14 gennaio 2014

Consorzi di bonifica e voto

CECINA. Consorzi di bonifica: negato il diritto di voto. La denuncia arriva da Ipc di Montescudaio. «La recente legge regionale che ha riorganizzato i consorzi di bonifica – si legge in una nota – ha previsto l’accorpamento dei consorzi della nostra zona e l’indizione delle elezioni per le assemblea del nuovo formato Consorzio Toscana Costa. Le elezioni sono state indette per il 30 novembre. Sfortunatamente, a seguito della cronica disorganizzazione dell’Unione dei Comuni dell’Alta Val di Cecina riceviamo numerose segnalazioni di contribuenti che non sono iscritti nelle liste elettorali e non potranno esercitare il proprio diritto di voto. Chiediamo che Regione e consorzi di bonifica concedano il tempo necessario per esercitare a tutti il diritto di voto attivo e passivo. In caso contrario invitiamo chi non avrà potuto votare ad astenersi dal pagare la tassa di bonifica».

IL TIRRENO -12 ottobre 2013

 

Bonifica,altri centinaia  di nuovi avvisi di pagamento ai cittadini della Val di Cecina

La Comunità Montana Alta Val di Cecina  ha di nuovo ripreso,questa volta con raccomandata della SEPI,gli avvisi di pagamento per l’esazione del contributo di bonifica per gli anni arretrati 2010-2011 ai cittadini  residenti nei Comuni della Val di Cecina , proprietari di immobili ubicati all’interno del comprensorio di Bonifica n° 29.  In questi avvisi si chiede il pagamento di almeno due annualità, addirittura a qualcuno è stato richiesto anche i contributi sin dal 2008 e 2009, anni quest’ultimi che sono stati oggetto di circa 300 ricorsi , il cui esito è stato interamente accolto dalla Commissione tributaria di Pisa, seppur  di recente ,senza guardare a spese , la Comunità Montana ne ha impugnato l’esito a lei  sfavorevole innanzi alla Commissione Tributaria Regionale della Toscana,tuttora in attesa di decisione. Questa battaglia non può arrestarsi ora che da più parti si chiede , in particolare  dal movimento delle liste civiche “insieme per cambiare” , l’abolizione di questo ingiusto e vessatorio “tributo” sulla proprietà immobiliare che  si badi bene è stato opportunamente tenuto separato dall’IMU e quindi costituisce un onere aggiuntivo sulla casa e sui terreni del tutto ingiustificato a fronte di opere di bonifica mai effettuate.

 Il nostro comitato “noconsorzidibonifica” ( www.noconsorzidibonifica.org)  ha sin dall’inizio contrastato questo ingiusta “gabella” e chiesto una riforma della materia in modo da consentire di applicare il contributo solo a carico di quei beni immobili che di volta in volta e di anno in anno abbiano beneficiato di opere di bonifica e/o di manutenzione ed  abbiano incrementato e/o migliorato il loro valore economico . La Comunità Montana non ha mai effettuato sin dal 2008 opere  di bonifica sul territorio , ma eventualmente e sporadicamente soltanto opere di manutenzione e pulitura dei corsi di acqua che da sole non possono assicurare e preservare come dice la legge regionale 34/94  l’assetto idro-geologico del territorio che , a fronte delle recenti copiose piogge ha continuato a manifestare tutta la sua precarietà e fragilità . Molti , infatti nella Val di Cecina, da Volterra a Pomarance, ed anche nella Bassa Val di Cecina, lungo il fiume Cecina, sono stati gli episodi di smottamenti, straripamenti e danneggiamenti alle proprietà proprio in ragione della mancata manutenzione oggi affidata per legge all’Ente in questione.
Di fronte a questo abuso i cittadini debbono coalizzarsi e manifestare la loro protesta , che per ora si limita alla presentazione di ricorsi collettivi, ma che deve essere indirizzata poi alla modifica e/o abrogazione a mezzo azione popolare della attuale legge regionale.

 Si invita quindi i cittadini ad iscriversi al comitato ed a sottoscrivere i ricorsi rivolgendosi per le zone di Volterra allo studio in Volterra dell’Avv. Flavio Nuti (www.studiolegalenuti.it), vicolo F.da Volterra ( traversa via Ricciarelli) tel 0588.85028, e per le altre zone e per gli altri comuni alla AGRITOSCANA SERVIZI COPAGRI LIVORNO-U.G.C.CISL di Traversari Goriano,e.mail ;-livorno@copagri.it-livorno@ugc-cisl.it, Ufficio di Pomarance ,vicolo delle Fornaci ,8 (tel-fax 0588.64254)Orari: dal lunedi al venerdi ore 8,30 / 12,30 e martedì pomeriggio ore 15,00 / 18,oppure all’Ufficio di CecinaPiazzaBarontini n. 20 ( Palazzo Galleria), Tel. 0586-635113   Orari: dal Lunedì al Venerdì 8,30/12,30.

                                                                                  COMITATO NO CONSORZI DI BONIFICA

 

 

 

VITTORIA CONTRO LA TASSA DI  BONIFICA : 90-0

 Il nostro Comitato “no consorzi di bonifica” incassa le sue prime vittorie sugli oltre 300 avvisi di pagamento del contributo di bonifica inviati dalla Comunità Montana Alta Val di Cecina per l’annualità 2008. La Commissione Tributaria Provinciale di Pisa ha accolto i primi ricorsi, sia singoli che cumulativi presentati dagli iscritti al comitato, contro oltre 90 avvisi di pagamento, predisposti dall’Avv. Flavio Nuti di Volterra , che assiste il comitato sin dalla sua costituzione,e che non è nuovo a battaglie di “principio “a favore dei cittadini ( si ricordi la lotta contro l’autovelox , vinta contro il Comune di Riparbella).

Questa volta la decisione della Commissione,che peraltro già si era pronunciata favorevolmente ma soltanto per un vizio di forma, affronta nel merito la fondatezza della pretesa del contributo di Bonifica , sostenendo che  La Comunità Montana non abbia provato l’esistenza “di un beneficio diretto e specifico di natura fondiaria in ragione delle opere di manutenzione idraulica che asserisce di avere svolto nelle aree del bacino del fiume Cecina. Nessuna prova documentale è stata data per sostenere la legittimità del tributo e la sua inerenza in termini di benefici alle singole proprietà dei ricorrenti, né è stata data prova che la quota di contributo richiesta abbia rispettato quel limite del 25% che la legge Regionale Toscana 34/94  agli art 3 e 4  richiede come contributo proporzionale massimo che può essere richiesto al proprietario di immobili inclusi nel perimetro di contribuenza, sia che si tratti di opere di bonifica con l'intervento “pubblico” o  di opere di bonifica e di loro manutenzione con l'intervento di “privati”. Anche la mancata trascrizione del Perimetro di contribuenza e la mancata istituzione di un Catasto consortile sono le ulteriori e pesanti motivazioni  che mettono in luce come la pretesa di un contributo sia del tutto pretestuosa e basata su premesse e parametri errati. Rimaniamo in attesa di conoscere l’esito dei restanti ricorsi oltre trecento tra 2008,2009 e 2010 patrocinati sempre dal Comitato con l’apporto legale dell’avv. Flavio Nuti in cui esito almeno in primo grado si delinea scontato.

La battaglia contro i consorzi di bonifica però non può essere affrontata soltanto sotto il profilo,peraltro “costoso” per i contribuenti, del ricorso alla Giustizia Tributaria ma dovrebbe essere risolto a livello politico. Di recente , grazie anche alle iniziative del nostro Comitato e di altri comitati nati in Toscana, appoggiati da gruppi politici e liste civiche come "insieme per cambiare, la Regione Toscana sta tentando di dare un riordino ed una nuova disciplina alla materia regolata dalla legge regionale 5 maggio 1994 n° 34 e succ. modifiche . Certamente insufficiente, seppur positivo nel complesso, è il tentativo della Regione Toscana di intervenire sulle eccessive spese di gestione dei numerosissimi Consorzi di Bonifica che assorbono almeno il 70% delle entrate contributive, residuando poco o nulla per gli effettivi interventi a tutela del rischio idraulico ed idrogeologico. Comunque il problema può essere risolto soltanto con un intervento abrogativo della legge statale per la quale si impone l’obbligo contributivo a tutti coloro che posseggono beni urbani o extraurbani nel “perimetro di contribuenza” a prescindere dall’esistenza di un vantaggio arrecato all’immobile , e perciò senza prevedere un sistema di correttivi tali da escludere o graduare il contributo in relazione al concreto beneficio fondiario, o di incremento qualitativo del bene di proprietà.

                                                                                            

                                                                                                            Il Comitato No Consorzi Bonifica

 

                                                                                                            

I Consorzi di Bonifica e la guerra dei ricorsi (vedi servizio SKY tg)

Si sono salvati dalla mannaia Calderoli ma ora monta la protesta dei proprietari di immobili urbani che non vogliono pagare i contributi per opere di cui non godono i benefici